Il premio internazionale “Sport Civiltà” 2014

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Sport Civiltà 2014Emozioni, emozioni ed ancora emozioni. Sport Civiltà è questo: un’emozione unica continua. Un lavoro incredibile, duro, difficile ma, al tempo stesso, divertente. Sport Civiltà ti riporta indietro nel tempo e non solo con le storie raccontate dai premiati, che ti portano a ricordare pezzi di vita vissuta, ma Sport Civiltà ti fa tornar bambino: i sogni, pian piano, si realizzano magicamente durante lo spettacolo, che lascia ormai a bocca aperta per lo stupore, i premiati si sentono come «a casa» invece che sul maestoso palco del Teatro Regio di Parma e tutto sembra così…normale, famigliare. E’ forse proprio questo il segreto di una manifestazione internazionale che conta ormai quarant’anni e trentotto edizioni: la famigliarità, il contesto in cui viene realizzata, il clima disteso e sereno che si crea con tutti quelli che hanno a che fare con il premio, ovvero, premiati, conduttori, regista, comitato organizzatore, consiglio direttivo, Veterani tutti e il pubblico. Già, persino, il pubblico. Tutta quella gente meravigliosa che, ogni anno, si mette in fila ad aspettare per entrare e vedere qualcosa di unico, perché è questo che si aspetta. E la sezione di Parma dell’Unione Nazionale Veterani dello Sport, questo, lo sa e, proprio per questo motivo, come ricorda sempre il Presidente Corrado Cavazzini, ogni edizione diventa sempre più ricca, spettacolare, con premiati, ovviamente, di altissimo livello. In sole due ore e mezzo di manifestazione, si è parlato di calcio, di musica, nuoto, equitazione, pallavolo, ciclismo, sci, solidarietà: un insieme di vari argomenti, sapientemente «collegati» dal geniale regista Marco Caronna, che ha saputo, con la sua straordinaria fantasia, aggiungere delicati «intervalli» artistici che hanno deliziato il numeroso pubblico del Regio, che, con calorosi applausi, ha dimostrato di aver apprezzato. Eccome, se ha apprezzato. Già all’inizio, alle 16.45, serpeggiava curiosità, tanto che le persone iniziavano a domandarsi cosa sarebbe accaduto: le premesse, infatti, erano state chiare…tutto sarebbe stato a sorpresa.
E così è stato. Sorpresa per il pubblico, sorpresa per i numerosi Veterani dello Sport presenti da tutta Italia, sorpresa per le autorità, sorpresa per i componenti della Giuria, presieduta dall’ex campione del mondo di ciclismo ed attuale componente del Cio, Vittorio Adorni (ovvero la Vicepresidente Evelina Christillin, Walter Antonini, Gianni Barbieri, Gian Franco Bellè, Gianfranco Beltrami, Gian Paolo Bertoni, Giovanni Borri, Franco Bulgarelli, Sergio Capatti, Lino Cardarelli, Corrado Cavazzini, Alberto Chiesi, Giorgio Cimurri, Beppe Conti, Luca Cordero di Montezemolo, Italo Cucci, Giampaolo Dallara, Roberto Delsignore, Giancarlo Dondi, Alberto Figna, Tommaso Ghirardi, Roberto Ghiretti, Gianni Gola, Carlo Magri, Giovanni Marani, Gianni Merlo, Alberto Michelotti, Giuliano Molossi, Matteo Montan, Giorgio Orlandini, Marco Rosi, Carlo Salvatori, Alberto Scotti, Tito Stagno, Leonildo Turrini, Flavio Venturini ed Andrea Zanlari). Insomma, tra le aspettative generali si è alzato il sipario. Un’orchestrina ha iniziato a suonare, mentre la splendida voce di Giò Di Tonno, già vincitore al Festival di Sanremo con Lola Ponce e grande amico del premio, dopo la sua presenza nel 2012, iniziava ad intonare «Tutta la vita». All’improvviso, una musicista, almeno all’apparenza, si è «staccata» ed ha iniziato a ballare con la voce di Giò Di Tonno in sottofondo: in realtà, era Colette Gasparini, danzatrice di professione e, soltanto per qualche minuto, strumentista. Primo di una serie di colpi di scena. Sul palco, entrano il conduttore Massimo De Luca, vicepresidente della Giuria, e il «padrone di casa» Corrado Cavazzini per i saluti iniziali: intensi, emozionanti, soprattutto, quando, dopo i ringraziamenti a tutti quelli che si sono prodigati per la buona riuscita della trentottesima edizione del premio Sport Civiltà (comitato organizzatore, conduttori, regista, giurati presieduti dall’insostituibile Vittorio Adorni, consiglio direttivo, segreteria, sostenitori), il Presidente della sezione di Parma ha ricordato il «Veterano per eccellenza» che manca da poco più di un anno ma che ha coordinato l’organizzazione da lassù, ovvero Bruno Walter Fassani, già Delegato Regionale dell’Emilia dei Veterani dello Sport e consigliere della nostra sezione. Tutti in piedi per Walter, un applauso forte, caloroso e sentito come un doveroso abbraccio a chi ha dato l’anima per questa manifestazione, lavorandoci, con passione, giorno e notte, finché ha potuto. Subito dopo, ecco i saluti anche della conduttrice, la bellissima e bravissima Francesca Strozzi di Tv Parma, che, da anni, forma ormai una collaudatissima «coppia professionale» al Regio con Massimo De Luca. E poi, il buio. Primo filmato, in bianco e nero. Le immagini riportano ad un’epoca che non c’è più, ad un giornalismo che non c’è più, ad una vita forse più spensierata, ad amicizie più vere. Le immagini mostrano un’intervista di Sergio Zavoli a Vittorio Adorni: il primo, in moto, segue una tappa; il secondo, in sella alla bici da corsa, mentre pedala, risponde, come se niente fosse, alle brillanti questioni di Zavoli. Cose dell’altro mondo, inimmaginabili ora, con tutto quello che succede, tra diritti di immagine, sponsor, manager e tutto il resto. A distanza di quasi cinquant’anni, i protagonisti di quel meraviglioso video si sono ritrovati sul palco del Regio, incalzati da Massimo De Luca: clima amichevole, aneddoti, ricordi…e il premio è entrato subito nel vivo. Dopo la consegna del premio «Sport e Cultura» a Sergio Zavoli da parte proprio del Presidente di Giuria Vittorio Adorni, si è continuato a parlare delle due ruote, questa volta con Paolo Bettini: presentato con immagini veramente emozionanti e ricche di adrenalina, l’ex campione olimpico e ct della Nazionale di ciclismo ha saluto il caloroso pubblico del Teatro Regio, prima di essere intervistato da De Luca e premiato, con il riconoscimento «Ambasciatori dello Sport» dal Presidente della Camera di Commercio di Parma, Andrea Zanlari. L’adrenalina è continuata a salire, poi, con la Nazionale femminile di pallavolo, «fenomeno sportivo del momento» dopo il grande Mondiale disputato qualche settimana fa in Italia: la presenza a Parma, della «veterana» Francesca Piccinini e della «stella più acclamata» Valentina Diouf, oltre che del parmigianissimo Presidente Nazionale della Federazione Pallavolo Carlo Magri, ha fatto sì che il Regio, per un attimo si trasformasse in un’arena festosa pronta a dare il giusto tributo a chi ha portato in alto la pallavolo italiana. E a premiarle, con il riconoscimento «Atleta dell’Anno», ovviamente, non poteva che essere un ex «collega» delle ragazze, ovvero l’avvocato Alberto Scotti, Vicepresidente Vicario Nazionale dei Veterani dello Sport, già asso della pallavolo negli Anni Sessanta/Settanta e chiamato a fare le veci dell’avvocato Gian Paolo Bertoni, numero uno nazionale dell’Unvs, impegnato a Milano per il premio dedicato al presidentissimo Edoardo Mangiarotti. Nemmeno il tempo di ripensare allo splendido momento del volley, che arriva un’altra sorpresa: parte il video di Nicola Rizzoli, arbitro di calcio che ha «guidato» la finalissima della Coppa del Mondo in Brasile tra la poi vincente Germania e l’Argentina di Messi. Immagini suggestive, musica dal vivo e…improvvisamente dall’orchestra si allontana un «musicista» che inizia a fare evoluzioni di break dance. «Ma che orchestra è mai questa?» si saranno chiesti in platea e nei loggioni, tutti impressionati dai passi di Davide Vetere. Musica dal vivo, ballerino che danza su un pezzo suonato anche con fischietti, proprio per un omaggio a Rizzoli, che…sempre a sorpresa (ma ormai non è più novità…) fischia la fine…dell’intervallo artistico. Già da questo all’apparenza semplice ma significativo gesto, si può intuire la straordinaria semplicità di Nicola Rizzoli, arbitro tra i più apprezzati al mondo e terzo italiano di sempre, dopo Gonnella e Collina, ad aver diretto una finale ai Mondiali: la chiacchierata con Massimo De Luca ha confermato tutto questo e la premiazione con il riconoscimento «Atleta dell’Anno», consegnato dalla top manager e Vicepresidente della Giuria Evelina Christillin, ha fatto il resto. Dallo sport praticato a quello vissuto sugli spalti da un «tifoso speciale», Fedele Confalonieri. Confalonieri, Presidente di Mediaset SpA, ha parlato apertamente, incalzato da De Luca, della situazione del Milan e…non solo: grandissimo appassionato di musica classica, prima di ricevere il riconoscimento «Sport e Lavoro» da parte del Presidente degli Industriali di Parma Alberto Figna, ha «sorpreso» tutti…suonando al pianoforte sul palco del Regio, da Maestro qual è (non tutti sanno, infatti, che è laureato al Conservatorio). Dalla musica lirica al… musical: Gio’ Di Tonno, torna sul palco ed intona «Bella», tratto dal noto spettacolo «Notre Dame» di Riccardo Cocciante: anche in questo caso, un’altra «finta» musicista, la ballerina Federica Gargano, lascia l’orchestra per…danzare legata ad una fune calata dall’alto. Spettacolo nello spettacolo, si potrebbe dire…tanto che, in un attimo, ci si trova con Gio’ Di Tonno, simpaticamente trascinato da Massimo De Luca, a scherzare con le voci di Franco Califano, Gino Paoli e tanti altri, confermando, ancora una volta, che la vittoria a «Tale e quale» di Rai uno era più che meritata. Dalle risate si passa poi ad un momento molto emozionante, quello dedicato alle due ragazze paralimpiche Giulia Ghiretti e Sara Morganti. Un video da pelle d’oca ha introdotto le due atlete, accolte da un travolgente e lunghissimo applauso, che, poi, intervistate alla perfezione da Francesca Strozzi, hanno raccontato le loro esperienze di vita e di sport, accomunate dall’obiettivo Rio 2016: al termine del momento, la consegna del riconoscimento «Sport Paralimpici», con il Direttore Generale di Banca Monte Parma, Bruno Bossina, a premiare l’amazzone Sara Morganti e il Vicepresidente di Fondazione Monteparma, Roberto Arduini, a premiare l’ondina parmigiana Giulia Ghiretti. Un momento così poteva essere «scosso» solamente da una…«Bomba», ovvero da Alberto Tomba, che, con la sua travolgente simpatia e naturalezza, ha letteralmente trasformato il tempio della lirica in una «bolgia», con tanto di cori da stadio. Un momento veramente unico, collegato da un filo diretto sull’onda dell’ironia dilagante dell’ex sciatore bolognese che, prima ha coinvolto Massimo De Luca, e successivamente anche il Sindaco Federico Pizzarotti, che era salito sul palco per consegnargli il riconoscimento «Atleta del Secolo». All’improvviso, ecco un’altra sorpresa, l’ennesima: si alza un uomo e parte a cantare, un altro ancora lo segue e via via così. Dalla platea ai palchi, parte un flash mob sulle note di «Que serà serà», che stupisce tutti: a fianco, qualcuno non aveva un’autorità, un giornalista o chissà chi…ma un cantante. Incredibile: flash mob al Regio…perfettamente riuscito! Ma Sport Civiltà deve ancora far conoscere gli altri due premiati e il video parla chiaro: immagini di trionfi nerazzurri, dell’Inter dei tedeschi…è il turno di Ernesto Pellegrini. Sul palco, Massimo De Luca incalza l’ex Presidente nerazzurro sui trionfi della «sua» Inter e sul derby giocato la sera prima della cerimonia, salvo poi passare al «vero» motivo della premiazione: Ernesto Pellegrini, infatti, ha ricevuto dalle mani del nostro Presidente Corrado Cavazzini, il riconoscimento «Sport Solidarietà» per l’impegno che la sua Fondazione dedica ai meno fortunati. E’ di poche settimane fa, per esempio, l’inaugurazione del ristorante solidale «Ruben» a Milano: grazie a questo progetto, i meno abbienti avranno la possibilità di ricevere un pasto caldo al solo costo di un euro. Infine, il premio «Ercole Negri», il riconoscimento voluto dalla sezione di Parma dell’Unione Nazionale Veterani dello Sport per ricordare la figura del primo Presidente della sezione stessa, già tra i fondatori sia dell’Unvs Parma che del premio Sport Civiltà: a ricevere la prestigiosa statuetta, realizzata dal celebre pittore ed artista Alfonso Borghi, quest’anno, è stato il medico chirurgo dell’Ospedale di Parma, Luigi Roncoroni. Roncoroni, che, negli Anni Sessanta/Settanta, ha lasciato la pallavolo, disciplina nella quale vantava anche ottanta presenze in Nazionale, per la…vocazione medica, dopo l’intervista con Francesca Strozzi, ha ricevuto il riconoscimento da due persone che Ercole amava molto, ovvero il figlio Vittorio Negri e il genero Giovanni Borri, neo Presidente della Gazzetta di Parma. Chiusura pirotecnica con Gio’ Di Tonno che, insieme ai coristi che hanno partecipato al flash mob, ha cantato i Carmina Burana, tra gli applausi di un pubblico ormai letteralmente travolto dall’evento. I saluti finali dei conduttori, Massimo De Luca e Francesca Strozzi, hanno «chiuso» uno spettacolo…semplicemente magico. Per ora, è tutto. Arrivederci alla prossima edizione di Sport Civiltà.

Lucia Bandini

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Vittorio Negri, Giovanni Borri e Luigi Roncoroni
Vittorio Negri, Giovanni Borri e Luigi Roncoroni
La classe di Federica Gargano
La classe di Federica Gargano
La ballerina Colette Gasparini danza a tempo di musica
La ballerina Colette Gasparini danza a tempo di musica
Giò Di Tonno mentre canta sul palco del Regio
Giò Di Tonno mentre canta sul palco del Regio
Francesca Strozzi, Sergio Zavoli e Vittorio Adorni
Francesca Strozzi, Sergio Zavoli e Vittorio Adorni
Francesca Strozzi, Roberto Arduini, Giulia Ghiretti, la “valletta” Jessica Fontana, Sara Morganti, Bruno Bossina e Massimo De Luca
Francesca Strozzi, Roberto Arduini, Giulia Ghiretti, la “valletta” Jessica Fontana, Sara Morganti, Bruno Bossina e Massimo De Luca
Francesca Strozzi, Federico Pizzarotti, Alberto Tomba e Massimo De Luca
Francesca Strozzi, Federico Pizzarotti, Alberto Tomba e Massimo De Luca
Evelina Christillin e Nicola Rizzoli
Evelina Christillin e Nicola Rizzoli
Corrado Cavazzini ed Ernesto Pellegrini
Corrado Cavazzini ed Ernesto Pellegrini
Carlo Magri, Alberto Scotti, Francesca Piccinini e Valentina Diouf
Carlo Magri, Alberto Scotti, Francesca Piccinini e Valentina Diouf
Andrea Zanlari e Paolo Bettini
Andrea Zanlari e Paolo Bettini
All’improvviso, qualcuno canta in platea
All’improvviso, qualcuno canta in platea
Alberto Figna premia Fedele Confalonieri
Alberto Figna premia Fedele Confalonieri